Normalmente mi tengo lontana dai nodi.
I nodi hanno qualcosa di osceno, sono ambigui, fatti per tenere unito qualcosa che per sua natura non lo è. Fatti per sciogliere cose che a fatica si sono legate insieme.
I nodi hanno un centro, inestricabile, incomprensibile, in cui si ritrovano capi di cose con uguale dignità che finiscono col confondere torti e ragioni, doveri e diritti, prevaricazione e giustizia.
Normalmente cerco di stare alla larga dai nodi, ma qualche volta ci casco dentro in pieno.
Come quella volta che ho detto ad un ebreo: ah, sei ebreo? Be’ nessuno è perfetto…
Ci sono ebrei che hanno uno spiccato senso dell’ironia, e quello non l’aveva.
E’ così che possono nascere tragedie.
I fatti producono sempre conseguenze, ma anche le parole possono farlo.
Ma più spesso, le parole portano a galla nodi e, a meno di non avere una conoscenza profonda delle persone dovremmo tenerci alla larga da quei nodi.